Menu Chiudi

Gaming e social network: che legame c’è?

Gaming e social network

Il gaming è un termine molto generico che va a includere tutto ciò che riguarda il mondo dei videogiochi. Questa categoria è in grado di includere elementi anche molto diversi tra loro: si passa infatti dai titoli usciti per le più note console come Playstation e Xbox alle applicazioni scaricabili da smartphone tablet, passando infine per un servizio di casinò online piuttosto che giochi disponibili in digitale direttamente dal browser. Il legame con i social network è evidente soprattutto per le fasce d’età più giovani, le quali hanno più dimestichezza con il mondo di internet. L’uso dell’universo social è imprescindibile ormai per qualunque tipo di attività economica e la sfera legata al gaming rientra prepotentemente in questo settore. 

Steam, Twitch e Youtube

I primi due sono i social network più vicini per eccellenza al mondo dei videogiochi. Il primo è probabilmente noto a tutti come piattaforma in cui acquistare i videogiochi, ma il sito funge anche da social network. Per ogni titolo, infatti, è presente un settore dedicato in cui si ritrovano informazioni, scrivere guide, partecipare a chat di gruppo e forum e condividere video o screen. Leader assoluto nel mondo dei videogiochi è però Twitch, fautore di una vera e propria rivoluzione nell’ambito. In sintesi, è una piattaforma dove è possibile trasmettere contenuti in live streaming: questo è l’ideale per un videogiocatore, che in questo modo gioca in diretta e può essere seguito da altri utenti in qualità di spettatori. Infine, una menzione speciale per YouTube, capace di adattarsi ai tempi che cambiano. Di fatto è un contenitore di video dove trovano spazio anche i contenuti promossi dai gamer. Di recente la piattaforma ha introdotto la possibilità di trasmettere in diretta i video, salvandoli per essere poi a disposizione in un secondo momento.  

Social gaming: il nuovo livello del marketing

La vera svolta messa in atto dai brand è quella di sfruttare il videogioco come vetrina, ma non solo. Non è più sufficiente inserire il proprio prodotto all’interno del titolo, magari come banner pubblicitario. Sono sempre maggiori le collaborazioni tra giochi e grandi industrie che inseriscono il proprio prodotto come elemento fruibile all’interno della trama. Un case study in tal senso può essere il lancio a livello globale del colossal firmato Christopher Nolan, Tenet, nel 2020. La casa di produzione, la Warner Bros, ha stretto accordi con Fornite, lanciando il trailer all’interno della modalità Party Royale. Gli utenti presenti in quel frangente hanno così potuto visionare in anteprima alcuni minuti del film, suscitando un engagement con pochi eguali sui social. Il celebre gioco macina numeri da record anche nell’anno in corso: il Battle Royale ha coinvolto 4 milioni di giocatori in simultanea. Da numeri del genere si capisce, perciò, la volontà delle aziende di farsi spazio in questo ambiente. Più in generale, la comunicazione digitale per i brand è oggi un fattore imprescindibile per ogni marchio intenzionato a rimanere a lungo sul mercato: il social gaming può essere utilizzato come strumento di marketing per eccellenza. L’obiettivo è quello di creare un solido legame con il consumatore, che in questo preciso contesto si sovrappone al ruolo di videogiocatore, e fidelizzarlo. Inoltre, è un tipo di marketing che prevede un’azione attiva da parte della persona che ne è soggetta, non un atteggiamento passivo come nel caso dei banner pubblicitari ad esempio.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *